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venerdì 26 febbraio 2010

I N V I C T U S - part II

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[update: conferenza prepartita dell'Italia del rugby: "Con Irlanda e Inghilterra abbiamo avuto contro tanti calci di punizione. Abbiamo mandato le clip delle partite a Paddy O’Brian, boss degli arbitri dell’Irb, che a differenza di altre volte ha ammesso che l’Italia ha avuto 3-4 calci fischiati contro sbagliando. E poi Castrogiovanni: Martin è il miglior pilone destro del mondo, in Inghilterra col Leicester è stato eletto quest’anno già tre volte man of the match. Possibile che con l’Italia diventi il più falloso del mondo? Voglio pensare che da ora in poi le valutazioni arbitrali siano più attente."

Complimenti ai cavalieri del rugby per il fair play e per non lamentarsi mai degli arbitri, alla faccia delle moviole calcistiche]



Sottotitolo: quando si dice le incomprensioni




Noncuranti delle criticche di autoreferenzialità, puntuali ribadiamo la nostra politica in modo doveroso, non per causa nostra ma per (de)merito di altri. Riguardo ad INVICTUS, si disse, non più tardi di ieri, che guadare il film in italiano dopo "l'abominevole storpiatura del doppiaggio" fosse un crimine intellettuale per coloro che poi si prodigassero nel parlare del film in qualità di critico o pensatore ipoteticamente illuminato.

A confermare tale tesi, ci ha pensato oggi niente poco di meno che Roberto Saviano con una recensione mielosa del film su laRepubblica. A parte l'esaltazione poco giustificata del film (ma i gusti son gusti, per carità), lo scrittore mi è caduto su una citazione totalmente sbagliata che, credo, sia a questo punto derivata addirittura da una traduzione erronea in italiano dei dialoghi del film (attendo conferme).



Saviano
riporta, come esempio per dire quanto il rugby sia odiato dai neri, una frase che così recita: "Il calcio è uno sport da signorine giocato da duri, il rugby è uno sport da duri giocato da signorine".

Tutt'altro, nel film, la frase che viene detta è totalmente diversa da quella che riporta Saviano e serve ad esaltare il rugby nell' ipotetico paragone con il calcio: "rugby is a game for hooligans played by gentlemen, football is a game for gentlemen played by hooligans".

La seconda, naturalmente, sta ad incrementare il falsissimo mito che vede il rugby come uno sport onestissimo, senza macchia e, nonostante la sua durezza, caratterizzato da ineguagliabile fair play. Concetti che vengono espressi anche durante le saltuarie partite che l'Italia gioca inutilmente e perde puntualmente contro squadre molto più forti, per esaltare uno sport che va a noia a noi tutti, compresi i telecronisti che sono costretti ad esaltarsi nel commentare le pallosissime dirette televisive.

In questo caso, nel nostro piccolo, riportiamo per giustizia qui la massima sul rugby più azzeccata che ci sia, pronunciata dal mitico O.Wilde:

"Rugby is a good occasion for keeping thirty bullies far from the centre of the city."

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5 commenti:

Anonymous ha detto...

Ma che è sta roba?
Borio

Me ha detto...

Che roba?

Anonymous ha detto...

Borio

Me ha detto...

Per fortuna che Mirko c'è.

Era così difficile da capire?

Mikro ha detto...

AHAHHAHAAH! Sbernardalo con l'IP!!!

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