Quando Benigni ieri sera all'inizio del suo monologo ha fatto riferimento al cavallo raccontando di come gli avessero detto che c'era un cavallo ad aspettarlo in albergo e specificando poi che era un cavallo vero, nessuno in platea ha riso alla battuta.
Forse in pochi sapevano e sanno che ci sono delle vecchie intercettazioni telefoniche di Mangano (residente in quel periodo a Milano ospite di Berlusconi) in cui egli parla di cavalli da consegnare in albergo, cavalli che secondo il giudice Borsellino (assassinato in via D'Amelio) corrispondevano in realtà a partite di cocaina.
E noi che ce la prendiamo con Ruby.



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