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giovedì 4 novembre 2010

Pippe Inzaghi

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La seguente è solo per mettere a verbale l'osservazione di alcuni fatti che a causa delle giuste esaltazioni a Pippo Inzaghi non abbiamo avuto l'onore di leggere o ascoltare su alcun giornale o notiziario.

Non che sia così importante come vogliamo far credere che sia a chi legge, ma il dovere di cronaca ci impone queste constatazioni:

- Il primo gol di Inzaghi è stato causato da una serie di coincidenze astrali che si ripetono più raramente delle più spettacolari eclissi solari. Esso è infatti derivato da tre errori consecutivi clamorosi:

  1. Il liscio incredibile di Pepe che ha permesso ad Ibrahimovic di andare a crossare dal fondo in superiorità numerica. 
  2. L'errore dello stesso Ibrahimovic che nel crossare di sinistro colpisce male la palla (qualche prostituto intellettuale ha avuto il coraggio di chiamarlo "tiro"!) e anzichè imbeccare la testa di Inzaghi prende in controtempo Casillas. 
  3. L'errore di Casillas il quale era già andato ad anticipare Inzaghi e, non aspettandosi l'errore di Ibrahimovic, non riesce a bloccare il pallone.
- Il secondo gol, sempre di Inzaghi, viene segnato in fuorigioco netto e l'errore del guardalinee è clamoroso.

- Il Real Madrid ha dominato per tutta la partita e il Milan ha segnato nelle uniche due occasioni da gol che ha avuto, condite peraltro dalle coincidenze di cui sopra.

- Ronaldinho è ormai un giocatore imbolzito, inutile, deleterio per la squadra, fisicamente impresentabile (mi chiedo quale sia il motivo) che lascia in dieci la propria squadra qualora si trovi disgraziatamente in campo. E' improbabile che gli venga prolungato il contratto e se Galliani non vorrà perdere troppi soldi dovrà spedirlo negli Stati Uniti a gennaio.

- Il Real Madrid è una squadra fortissima che, trovatasi incomprensibilmente sotto di un gol, è riuscita a segnare imponendo la propria potenza, volontà e sagacia tattica (il gol del pareggio è nato da un assit di Benzema finalizzato da Pedro, i due nuovi entrati). La mentalità vincente dell'allenatore è già stata inculcata in tutti i giocatori e non ci sorprenderemmo se Mourinho centrasse un 'triplete' anche quest'anno.

- Il Milan è solo Ibrahimovic, il quale inoltre scompare nelle occasioni importanti, inspiegabilmente come è suo solito. Non credo da solo basterà al Milan per vincere il campionato.

Esaltiamo pure Inzaghi, ma preoccupiamoci di Mourinho. Per i diavoli c'è poco da ridere.


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