Come ogni lunedì da un paio d'anni a questa parte, mi sento come se avessi preso delle pillole magiche o come se qualcuno avesse contraffatto l'acqua che bevo quotidianamente in modo da farmi percepire una realtà totalmente diversa da quella alla quale assisto inerme tutti i giorni attraverso giornali e televisioni.
Sono veramente l'unico a pensare che Ronaldinho sia inutile?
Per capirlo, è necessario analizzare come si determina la bravura di un giocatore.
Per capirlo, è necessario analizzare come si determina la bravura di un giocatore.
In generale, non solo sono moltissime le variabili che determinano la bravura di un giocatore, ma la loro importanza cambia anche in base al ruolo in cui viene posizionato il giocatore ed al tipo di gioco che viene chiesto alla squadra dall'allenatore (Mourinho, in conferenza stampa, ha recentemente elencato tre caratteristiche che rendono Ronaldo insostituibile, specificando che non sono comunque le uniche: ambizione, solidarietà, impegno).
Naturalmente, le variabili legate al gioco ed al ruolo influenzano i propri valori a vicenda, determinando caratteristiche particolari a seconda del peso relativo che assumono ognuna di esse all'interno del quadro generale. Ad esempio, in un certo contesto dato dal tipo di gioco che l'allenatore vuole imporre ai propri giocatori ed al tipo di avversario, allora certe caratteristiche di certi giocatori avranno più valore rispetto ad altre.
Fatta questa premessa, si possono comunque elencare delle caratteristiche essenziali che devono essere comuni a tutti i giocatori e che determinano il loro valore. Naturalmente però, i valori di queste caratteristiche ed il peso che ciascuna variabile assume ai fini di una valutazione generale del giocatore variano a loro volta a seconda della posizione che il giocatore assume nella posizione ricoperta in campo.
Ad esempio, un giocatore che viene schierato lateralmente in un attacco fatto da un centrale e due laterali, si suppone sia forte nel dribbling, sia veloce, abbia resistenza nella corsa e sia preciso nei passaggi brevi. In questo caso, per dire, la capacità di effettuare tiri in porta potrebbe passare in secondo piano in quanto il compito di questo giocatore sarebbe quello di dare la possibilità all'attaccante centrale o ai centrocampisti che si inseriscono nelle azioni di attacco, di tirare, anzichè farlo lui stesso. D'altra parte, seguendo lo stesso ragionamento, un giocatore offensivo che sia schierato a supporto delle punte (siano esse una, due o tre) e che abbia il compito di servirle, dovrebbe eccellere nel dribbling, nel passaggio lungo e corto, nel tiro e nella visione di gioco.
Ora, applicando questo ragionamento a Ronaldinho ed al Milan, personalmente giungo alla conclusione che esso sia completamente inutile alla squadra e che l'effetto provocato dalla sua presenza in campo risulti in un 'segno meno' relativamente all'efficacia che determina, dove naturalmente efficacia sta per risultato. In altre parole non è decisivo o non fa la differenza, trovate voi l'espressione che credete migliore, e addirittura la sua presenza è controproducente poichè toglie spazio ad un altro giocatore che potrebbe essere molto più utile.
L'anno scorso con Leonardo in panchina, Ronaldinho giocava lateralmente e, andando a vedere quali sono le variabili più importanti per un giocatore schierato in quel ruolo, si capisce che quella non era esattamente la posizione più adatta alle sue caratteristiche. Infatti Ronaldinho è sì forte nei passaggi brevi (e anche lunghi), ma nel dribbling è ormai da anni appannato (non salta un uomo da tempo immemore, cosa importantissima per un giocatore offensivo), non ha resistenza nella corsa e non è veloce, nonostante lo sia stato in tempi passati. Da questo punto di vista quindi, è ovvio che egli sarebbe molto più adatto a giocare dietro le punte, viste anche le caratteristiche necessarie ad un rifinitore che sono state precedentemente elencate (qui si sta dando ragione all'opinione del presidente del Milan).
Però, ci sono delle considerazioni da fare:
- Nel Milan di Leonardo, già c'erano giocatori con le caratteristiche di Ronaldinho (e ci sono ancora oggi) che, grazie ad una maggiore brillantezza, potevano ricoprire il suo ruolo, relegandolo così ai margini del campo.
- Ronaldinho non ha più la brillantezza che lo caratterizzava anni fa e quindi non riesce più a dribblare. La capacità di dribbling, come detto, è la cosa più importante per un rifinitore poichè esso è il mezzo attraverso il quale si elimina un difensore, liberando conseguentemente gli attaccanti puri per poi, anche attraverso un passaggio, invitarli al gol.
- Oggi, il ruolo del rifinitore, del classico numero 10, non esiste più in quanto anche il rifinitore deve difendere e per difendere deve correre, cosa che è ormai impossibile a Ronaldinho il quale, sia chiaro, anche nel momento in cui non sia costretto a correre, sarebbe comunque ormai inadatto al ruolo del numero 10 (per il discorso sul dribbling appena fatto).
In conclusione quindi, Ronaldinho è inutile, per di più lo è in un Milan in cui Pirlo e Seedorf (entrambi ex-Inter) sono ancora in gran forma e praticamente fortissimi (magari il secondo più del primo). O meglio, è utile a far esaltare i tifosi allo stadio per un tunnel inutile a centrocampo.
Oppure qualcuno mi sta drogando e vedo cose che gli altri non vedono.



2 commenti:
Urlo mundial è il mio blog preferito!
Concordo pienamente con la conclusione da te razionalmente provata.
Anche se non apprezzo al 100% le tue considerazioni finali che suggerirebbero di sostituire Ronaldinho con Seedorf o Pirlo.
A mio modo di vedere i due non sono più i giocatori che furono.
Oltre ciò, il solo dei due a poter coprire efficacemente il ruolo è scuramente seeedorf, perchè Pirlo non lo fa più da anni e come regista si è dimostrato molto più determinante.
Le mie perplessità cadono anche e sopprattutto sulla difesa; non ha esterni all'altezza in assoluto e in mezzo alla difesa ha due eccellenti giocatori (NESTA, SILVA) che purtroppo spesso non sono presenti conteporaneamente.
I loro sostituti si chiamano: BONERA, YEPES, PAPASTATOPULOS e L'Americano.
A centrocampo la situazione non è delle migliori.
I vari Pirlo, Seedorf, Gattuso, Ambrosini, pur campioni, hanno dato quando dovevano dare e vincere. Ora non si può chiedere loro di sostenere un attaco (sia in fase di possesso di palla sia in fase difensiva) che contenga giocatori come Ibra, Ronald, Pato o Rubinho. Il solo Boateng ha le caratteristiche di fisicità necessarie ma oggettivamente non lo può fare da solo.
Avere un attaco a tre con Ronaldhinho vertice alto porta per conseguenza ad non essere capaci di collegare i due reparti nel momento in cui affronti una squadra che imponga in suo gioco attraverso fisicità, organizzazione o superiorità tecnica. Ciò detto, un capitolo va fatto per Ibra e Rubihno.
Il secondo è stato l'acquisto più insensato del Milan di questo anno; un giocatore scomodo, non collocabile bene in campo visti i problemi espressi a centrocampo.
Una collocazione gli può essere data solo inserito come seconda punta al posto di pato in un 4-4-2 dove non avrebbe chiari compiti di difesa.
Ibra, da solo senza contesto, è di per sè devanstante e riesce a fare reparto da solo. In un meccanismo fragile come quello milanista è utile soltanto a far salire la squadra ed a risolvere con delle giocate sporadiche alcune partite. Vedo difficile la sua piana integrazione nel gioco di un milan, che per sua genesi non può avere.
Anche per me nè la difesa nè il centrocampo sono all'altezza, ma più per mancanza di sostituti che di titolari. Voglio dire che Pirlo, Seedorf, Gattuso e Boateng possono ancora fare moltissimo insieme.
Certo è, ed è quello che volevo dire nel post, che il Milan deve comunque iniziare a giocare in 11 anzichè in 10 come avviene quando in campo c'è Ronaldinho.
Per quanto riguarda Robinho, giocasse da seconda punta insieme ad Ibra per me rimarrebbe sempre più forte dell'eterna promessa Pato.
Ma scusa, un Milan con Amelia Silva Nesta Zambrotta Antonini Pirlo in mezzo, Gattuso e Boateng ai suoi lati, Seedorf rifinitore e Ibra e Robinho prima e seconda punta per me non sarebbe male poichè di qualità e molto equilibrata.
Però sai, andare contro il capo che ti paga lo stipendio significa suicidare il proprio stipendio.
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