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lunedì 28 febbraio 2011

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Giusto per ritornare al calcio senza le pesanti analisi pseudo-scientifiche che di solito propiniamo ai nostri poveri lettori, mi pare giusto ricordare oggi quello che si diceva tempo fa del fair play finanziario, quando da parte juventina soprattutto, vista la rigidità dei bilanci di solito stilati dalla triade, si rimproveravano al pazzo petroliere milanese dei debiti fuori misura, delegittimando le eventuali vittorie al netto delle attività criminali bianconere.

Oggi la Juventus, da parte sua anch'essa legata a certi petrolieri (stavolta libici, detentori del 7,5% della proprietà), ha chiuso il primo trimestre con 39,5 milioni di debito.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordo ai più, che non esiste azienda sana senza debito. Il debito va commisurato al patrimonio.

Saluti
Borio

Urlo ha detto...

Appunto, così era relativamente all'Inter dell'ultramiliardario Moratti al quale si rimproverava un debito che avrebbe sicuramente ripianato di tasca sua (poi da dove provengano questi soldi è un altro discorso).

Quindi o ne parliamo sempre o mai. Quello che dico è che quando se ne è parlato nei confronti dell'Inter Moratti abbiamo assistito al solito caso di prostituzione intellettuale.

Anonimo ha detto...

il patrimonio della società, no della persona fisica che ne detiene il pacchetto di maggioranza.

Saluti
A tutti i prostituti intelettuale come me
Borio

Urlo ha detto...

Smettila con ste lezioncine: "un debito che avrebbe sicuramente ripianato di tasca sua".

Come sai non c'è alcuna differenza nè nel caso dell'Inter nè in quello della Juve.

Anzi nel caso della Juve il debito è più pericoloso perchè c'è un 7,5% libico e degli imprenditori (gli Agnelli) con le pezze al culo.

Quindi mi spieghi cosa vuoi dire con la dotta precisazione? Che il debito della Juve è più figo di quello dell'Inter?

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