Riapriamo quest'umile, ma meraviglioso spazio inaugurando anticipatamente il 2011. Naturalmente, essendo modesti, ma non idioti, a differenza di chi in questi giorni si arrabatta inutilmente per ricordare l'ormai compianto 2010 attraverso personaggi ed eventi degni o indegni di nota, in esclusiva per voi privilegiatissimi lettori del blog, sveleremo in queste poche righe cosa accadrà nel 2011, in uno slancio verso il futuro atto a demitizzare il passato e a ridicolizzare i media tradizionali.
A gennaio 2011, sul piano economico continuerà a galoppare la crisi dei consumi iniziata nel lontano 2007.
Piccole riprese si verificheranno sporadicamente in luoghi lontani da quelli italiani. Continuerà anche la crisi politica ed il governo nella persona di Berlusconi sarà impegnato unicamente a mantenere saldo il proprio potere. Queste due circostanze insieme faranno aumentare il debito pubblico facendo rischiare il default all'Italia. Allo stesso tempo aumenteranno il disappunto di molte categorie di cittadini italiani e di conseguenza le proteste. Atti di violenza sporadici faranno gridare al terrore i politici i quali saranno supportati dall'amplificazione artificiale delle paure da parte dei media.
A questo punto diverse potrebbero essere le strade che verrranno percorse in primavera quando da tempo saranno già state scongiurate le elezioni anticipate.
Potrebbe succedere che l'Italia a causa dell'enorme debito pubblico accumulato venga dichiarata in default e che il governo sia costretto a promulgare leggi sanguinose per gli italiani (più di quanto non sia già stato fatto) e che avvenga una sommossa popolare senza precedenti, che scoppino bombe un po' dovunque e che al Sud la mafia inizi ad uccidere di nuovo. In questo caso, altre strade a loro volta si potrebbero aprire: per prima cosa, si potrebbe avere una svolta autoritaria con Berlusconi al comando di un governo radicale insieme ad una Lega di nuovo forte, con una opposizione inerme e sempre meno autorevole a tentare vanamente inciuci di unità nazionale.
Oppure, a causa del default, dopo una breve crisi di governo si potrebbe formare un nuovo governo che va da destra a sinistra con Fli, il Pd, l'Idv e l'Udc come protagonisti di un compromesso storico finalmente riuscito. In questo caso potrebbe anche succedere che questo compromesso storico venga brutalmente fermato da bombe di passata memoria e che il fallimento dell'operazione porti di nuovo all'evenienza precedente, ovvero quella della svolta autoritaria.
Un'altra strada potrebbe essere quella di un evitato default e di un galleggiamento da parte di Berlusconi per tutto il 2011, nonostante la crisi ormai cronica, le proteste continue e le nuove violenze che si ripetono ormai quotidianamente. Anche in questo caso una svolta di tipo semi-autoritario da parte di un governo sordo e completamente chiuso su se stesso sarebbe inevitabile.
Infine, potrebbe succedere che alcuni parlamentari della Lega, insieme a Fli, Idv, Pd, Udc decidano di far cadere il governo Berlusconi in uno slancio di patriottismo raro e nefasto in modo da poter salvare l'Italia dal default e dall'uscita dalla moneta europea. A quel punto si potrebbe formare un nuovo governo che possa cambiare la legge elettorale e traghettare il paese verso le elezioni d'autunno. Il Pd in questo caso, dopo che Vendola avrà vinto le primarie, riuscirà ad imprimere il sogno di un'italia migliore nella mente degli italiani e vincerà le elezioni dando slancio ad opere di rinnovamento che stimoleranno l'entusiasmo degli italiani proiettandoli in una rinascita che porterà l'Italia nei prossimi vent'anni al vertice della cultura, dell'innovazione e dell'economia mondiale.
Per un nuovo, ennesimo, miracolo italiano.
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